La legislazione d’urgenza per fronteggiare l’emergenza Covid-19 si è sviluppata in una giungla di provvedimenti governativi e ordinanze regionali, spesso non coordinati tra di loro. Il risultato è stato un clima di incertezza generalizzata, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti sanzionatori.
Come spesso accade, in un primo momento ci si è affidati allo spauracchio della sanzione penale (l’art. 650 del codice penale), che tuttavia ha portato con sé non pochi dubbi interpretativi, sia sulla portata della norma sia sulla sua concreta applicabilità.
Con il Decreto Legge 25 marzo 2020 n. 19 il Governo ha radicalmente cambiato rotta, sostituendo il regime sanzionatorio appena introdotto con una nuova sanzione amministrativa.
Tutto risolto, dunque? Probabilmente no, perché ai dubbi di prima se ne sostituiscono di nuovi. Vale dunque la pena cominciare una riflessione sul tema analizzando sinteticamente le principali novità introdotte. Nella speranza che il quadro normativo non debba mutare nuovamente troppo presto.