Con sentenza pronunciata il 9 febbraio, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna penale di un privato, che aveva acquistato via Internet un orologio contraffatto speditogli dall’Estremo Oriente e sequestrato dall’Autorità doganale italiana. Il reato contestato era quello di cui all’art. 474 comma 1 cp (Introduzione nello Stato di prodotti falsi).
La difesa dell’imputato sosteneva che la condotta era stata depenalizzata e sostituita con una sanzione amministrativa ad opera della Legge 99 del 2009.
La Corte è stata di diverso avviso: la sanzione amministrativa riguarda l’acquisto, non l’introduzione nello Stato, che resta punita penalmente.